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2009-03-07
Risparmio e tagli ai consumi: le scelte degli italiani contro la crisi
Niente panico, ma misure di risparmio e prudenza: è questa, almeno per ora, la reazione degli italiani alla crisi economica. L'effetto "tragico" provocato dai media quindi non ci sarebbe. Gli italiani sperimentano concretamente i danni della crisi, e agiscono di conseguenza. Uno su cinque, a gennaio scorso, ha tagliato i consumi e quasi uno su due ha pensato di risparmiare. A tracciare il quadro con un "Diario dell'inverno di crisi 2" è il Censis.
Dal rapporto emerge un popolo di formichine che non ha nessuna intenzione di indebitarsi: molti sono anche rimasti immobili o confusi sul da farsi. Una cosa però è certa, le prime spese a saltare sono state quelle "superflue" dei viaggi (48,2%) e dei pasti fuori casa (35%), mentre il Belpaese sembra più restio a rinunciare alla cura del corpo (16,1%) o a cinema, palestra e libri (17,9%). Alla domanda "Cosa pensa di fare per tutelarsi nell'attuale situazione economica", l'8% degli italiani risponde di non sapere bene cosa fare. La maggior parte degli italiani, spiega il Censis, attuerà strategie di contenimento e di razionalizzazione delle spese: il 43,2% cerca di risparmiare di più e il 15,5% non vuole rinunciare a nulla anche se cercherà di spendere meno. Il 22,2% pensa di tagliare i consumi, mentre un 12,5% non farà assolutamente nulla.
Rispetto allo scorso mese di ottobre, aumentano gli italiani che manifestano una propensione al risparmio (+9,3%) e diminuiscono leggermente (-3%) coloro che annunciano tagli futuri dei consumi. "In effetti- continua il Censis - una delle basi reali che giustificano tanto freddo pragmatismo sta nell'alto tasso di risparmio della società italiana. Anche nel mese di gennaio il tasso di variazione percentuale annuo della raccolta bancaria è rimasto al 10,2% portando il valore complessivo a 1.784 miliardi di euro. Il primo e più importante ammortizzatore, non solo economico, ma anche psicologico, della crisi è proprio la liquidità delle famiglie, a cui si aggiunge una forte patrimonializzazione, specie immobiliare".
07 marzo 2009
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il SOLE 24 ORE
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2009-03-07
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